Un sogno fatto in Sicilia
“Sai che cos’è la nostra vita, la tua e la mia? Un sogno fatto in Sicilia. Forse siamo ancora lì, e stiamo sognando”. Sono le parole che Candido, il protagonista dell’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, rivolge all’amata Francesca alla vigilia del loro viaggio a Parigi, dove egli finalmente si ricongiungerà alla madre.
Parigi, per l’illuminista Sciascia, è il luogo simbolo di una cultura e una filosofia agognate e profondamente diverse da quelle siciliane.
Il libro è un romanzo di formazione, ma anche un romanzo dal carattere enciclopedico, ricco di citazioni letterarie, e un romanzo storico. All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, assistiamo al crollo del Fascismo, alla nascita della DC e del PCI. Viviamo, con Candido, la disillusione del non trovare una dimensione propriamente umana all’interno dello scenario formatosi nell’isola. E non è un caso che le parole rivolte da Candido a Francesca siano pronunciate quando essi si trovano ancora in Sicilia. La loro Sicilia, infatti, è un’enclave, un luogo dell’immaginario: un sogno, appunto. Come se essi, incarnando ciò che per Sciascia Parigi e l’Illuminismo rappresentano, ovvero i grandi ideali di fratellanza, uguaglianza e libertà, avessero sempre vissuto in un luogo altro: un luogo di sogno. La quete di Candido in Sicilia è destinata a rimanere frustrata; egli sarà pienamente felice solo a Parigi, accanto alla madre.
E allora le parole di Sciascia sono un augurio, una scommessa, un azzardo. Proprio Sciascia, scrittore che, non a caso, ostinatamente tutta la vita visse in Sicilia, senza emigrare, che sempre implacabilmente criticò la sua terra, che mai si sottrasse all’impegno non solo letterario ma anche politico, che non si esimette dallo scrivere, oltre ai romanzi, saggi, pamphlet e interventi, lui, scrittore razionale, dallo stile referenziale, proprio lui è forse il più utopista degli scrittori siciliani. L’utopia, accompagnata e rafforzata dalla lama tagliente della ragione, è frustrata dalla continua disillusione; ma non si arrende Sciascia, e non cessa di sperare che la Sicilia possa diventare terra di razionalità e ragione, terra in cui si realizzino gli ideali illuministi di uguaglianza, fratellanza e libertà.
E con questo auspicio, e condividendo questa speranza, ovvero questo sogno fatto in Sicilia, inauguriamo questo sito e questo blog, consapevoli che questo unicum che è la letteratura siciliana, un dialogo fitto e ininterrotto tra le voci che nascono in questa terra splendida e martoriata, ricca di tradizioni, arte e cultura, possa essere una risorsa da condividere per acquisire consapevolezza non solo dell’essere siciliani, ma dell’essere cittadini e uomini e donne di un mondo che ha bisogno di rimettere al centro il valore più grande che esso racchiude, ovvero quello della dignità umana.